Le gambe delle donne
Calze e collant

La divisa delle vigilesse

Se un lettore distratto si fosse limitato a leggere i titoli e gli occhielli che comparivano sui molti presunti siti di informazione, alla fine di giugno di quest’anno, si sarà fatto un’idea decisamente sbagliata sulle vigilesse e sul consiglio comunale di Cittadella. Si parlava di “vigilesse sexy” da una parte, oppure di un regolamento per la polizia urbana scritto da Torquemada.

Purtroppo o per fortuna le cose non stavano così, bastava approfondire un po’ per accorgersi che la presunta notizia era stata presentata con estrema superficialità, in un senso e nell’altro, chi sperava di girare per le strade di Cittadella e di incontrare delle novelle Edwige Fenech è destinato a rimanere deluso.

edwige fenech ape

Per come l’abbiamo interpretata noi si tratta di una non-notizia: il regolamento in buona sostanza prescrive che le vigilesse debbano indossare le divise ed avere un aspetto adatto al loro ruolo, si potrebbe definire in sintesi “istituzionale”. Un tanga che spunta dall’uniforme va benissimo in un cosplay un po’ sexy, molto meno se state discutendo con qualcuno che vi deve fare una multa, no?

Il regolamento della polizia locale prevede infatti anche indicazioni relative al trucco in generale e al rossetto in particolare, prevede che la biancheria intima sia color carne e che i collant (obbligatori sia d’inverno sia d’estate) debbano essere anche loro color carne. Per amor di precisione aggiungiamo che il regolamento prevede esplicitamente la possibilità di indossare collant neri con l’uniforme di gala quindi… il punto è che non c’è notizia, c’è un pezzo di carta che invita le vigilesse a usare un abbigliamento sobrio, sembra proprio una direttiva di buon senso, una volta tanto.

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