Il termine “Befana” deriva dal greco ἐπιϕάνεια che significa “manifestazione”, “apparizione” e si festeggia il 6 dicembre, data che viene non del tutto sorprendentemente chiamata Epifania..
La festa chiude il periodo delle vacanza natalizie ma la Befana è una tradizione che risale ad epoche pre cristiane, probabilmente connessa a una serie di riti propiziatori pagani.
La dodicesima notte dopo la ricorrenza del Sol Invictus (semplificando, il solstizio invernale che si verifica circa nella notte del 21 dicembre) si celebrava la morte e la rinascita della natura.
Come simbologia la befana potrebbe essere derivata dalla celtica Perchta, dalla scandinava Frigg, dalla Holda presente in molte tradizioni del Nord Europa, la Bertha della Gran Bretagna, Berchta dell’Austria… in ogni caso doveva essere una vecchia gobba, con il naso da strega, i capelli spettinati e piedi enormi, vestita di stracci.
Rappresenta al femminile la natura invernale, volteggia sui campi per riportarli alla fertilità, la tradizionale distribuzione dei regali potrebbe essere derivata dalla fusione con la tradizione legata a Santa Lucia che (come San Nicola), portava doni ai bambini.
Nella tradizione cristiana la figura della Befana si è fusa con quella dei re Magi (altri personaggi famosi per portare regali a bambini piccoli).
La befana originaria molto probabilmente andava a piedi, come tutte le vecchine che si rispettino, poi qualcuno deve aver pensato che per fertilizzare i campi è meglio farla volare, ecco che è apparsa anche la scopa ma da questo punto in poi è cominciata un po’ di confusione dato che la vecchietta ha iniziato ad assomigliare sempre più a una strega di Halloween.
Potete scegliere quello che preferite: tradizionalmente i 12 giorni dopo il Natale erano quelli in cui si concentrava l’attività delle streghe, a noi l’idea di usare la scopa per dare una spazzata all’anno vecchio e ricominciare un anno migliore non sembra affatto male!
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