Le gambe delle donne
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To the Limit

Nel mondo del cinema ci sono film che rimangono nella storia per il loro valore artistico, e poi ci sono quelli che rimangono nella storia per… beh, per altri motivi. “To the Limit” del 1995 appartiene decisamente alla seconda categoria, ma per noi appassionati di belle gambe conserva ancora oggi un fascino particolare.

Un film che non passerà alla storia (per i motivi giusti)

“To the Limit” è il primo vero ruolo da protagonista di Anna Nicole Smith, arrivato all’apice della sua popolarità dopo essere stata nominata Playmate dell’anno di Playboy nel 1993. Il film, diretto da Raymond Martino, è un action-thriller a basso budget che racconta la storia di Collette (Anna Nicole), un’ex agente della CIA che cerca vendetta contro l’organizzazione di assassini che ha ucciso suo marito.

La pellicola, sequel di “DaVinci’s War”, vede Anna Nicole affiancata da Joey Travolta (sì, il fratello di John) nel ruolo di Frank DaVinci, un veterano del Vietnam che condivide con lei la sete di vendetta. La trama, per essere onesti, è quello che ci si aspetterebbe da un film prodotto dalla PM Entertainment: piuttosto banale, con dialoghi che oscillano tra l’espositivo e il cringe, e scene d’azione che sembrano girate con un budget da quattro soldi.

To the Limit

Anna Nicole: bellezza che trascende la recitazione

Facciamoci una risata: Anna Nicole Smith avrebbe mai potuto vincere un Oscar per le sue doti recitative. I critici dell’epoca furono spietati, e a ragione. Ma chi se ne frega! Non si va a vedere Anna Nicole Smith per la recitazione, si va per… beh, per tutto il resto.

E in “To the Limit” il resto non manca. La Smith, allora venticinquenne e nel pieno del suo splendore fisico, riesce a essere magnetica anche quando recita come un mobile dell’Ikea. Le recensioni parlano di una “bellezza che toglie il fiato” e di scene in cui “si sentiva più sexy quando indossava le calze”, e francamente è difficile dargli torto.

Lo spezzone che ci interessa

Quello che ci porta qui oggi è un particolare momento del film in cui Anna Nicole, nella sua interpretazione dell’agente Collette, indossa un paio di collant che la rendono ancora più affascinante. Non è una scena particolarmente lunga o elaborata, ma è sufficiente per far capire perché questa donna abbia fatto girare la testa a milioni di uomini in tutto il mondo.

In quell’istante, Anna Nicole dimostra involontariamente quello che noi di legambedelledonne.com prediciamo da sempre: i collant possono trasformare gambe già belle in qualcosa di assolutamente magnetico. Le gambe di Anna Nicole, già naturalmente perfette secondo molti dei quindici fattori che abbiamo analizzato, con i collant raggiungono un livello di eleganza e sensualità difficile da ignorare.

Anna Nicole Smith from To The Limit (Pantyhose scene)

La vera Anna Nicole Smith

Per chi non la conoscesse, Anna Nicole Smith (all’anagrafe Vickie Lynn Hogan) è stata uno dei personaggi più discussi e affascinanti degli anni ’90. Nata in Texas nel 1967, a 15 anni aveva già lasciato la scuola per lavorare come cameriera, e a 26 anni era diventata una delle donne più famose al mondo.

La sua carriera ebbe una svolta nel marzo 1992 quando posò per la prima volta per Playboy, firmando un contratto milionario dopo che Claudia Schiffer aveva rinunciato a posare per la rivista. Da quel momento in poi, Anna Nicole divenne rapidamente un’icona, la “nuova Marilyn Monroe” come amava essere chiamata.

La sua vita privata fu altrettanto chiacchierata quanto la sua carriera: nel 1994 sposò il ricco imprenditore James Howard Marshall II, all’epoca ottantanovenne, scatenando polemiche e una battaglia legale per l’eredità che si protrasse per anni.

Il cinema e Anna Nicole

“To the Limit” rappresenta il tentativo di Anna Nicole di costruirsi una carriera cinematografica. Dopo alcune apparizioni in “Mister Hula Hoop” dei fratelli Coen e “Una pallottola spuntata 33⅓”, questo era il suo primo ruolo da protagonista assoluta.

Il film, nonostante le evidenti limitazioni, ha il merito di mostrare Anna Nicole in tutto il suo splendore fisico. Le scene d’azione, per quanto modeste, le permettono di muoversi e di mostrare quella grazia naturale che aveva reso famose le sue campagne pubblicitarie per Guess.

To the Limit 03

Siamo onesti: “To the Limit” è oggettivamente un film di serie B, anzi, probabilmente di serie C. La qualità delle riprese è discutibile, i dialoghi sono spesso cringe e la trama è assemblata con la grazia di “un rinoceronte ubriaco”, come ha scritto qualche critico particolarmente cattivo.

Ma a noi non importa. Noi lo guardiamo per Anna Nicole Smith e per quel momento magico in cui le sue gambe bellissime incontrano i collant. E per quello, credetemi, vale la pena di sopportare anche i 95 minuti di trama traballante.

Anna Nicole Smith è stata molte cose: un fenomeno mediatico, una donna discussa, una tragedia umana (morì nel 2007 a soli 39 anni). Ma è stata anche, innegabilmente, una delle donne più belle della sua generazione. E in “To the Limit”, per un momento fugace, quella bellezza viene catturata nella sua essenza più pura.

Per chi volesse recuperare questo “capolavoro” del cinema B, il film è disponibile in diverse piattaforme digitali. Solo non aspettatevi il Padrino, ecco.

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