Eccoci arrivate al momento più critico dell’anno per le nostre povere gambe: il Natale! Proprio quando dovremmo essere al massimo del nostro splendore – tra cene eleganti, party aziendali e veglioni vari – le nostre migliori alleate decidono di andare in letargo invernale.
È un paradosso che ogni anno mi lascia perplessa: abbiamo più occasioni mondane che mai, ma le gambe spariscono sotto strati di tessuto come se fossero in protezione testimoni. Maglioni che arrivano a metà coscia, cardigan che sembrano vestiti da camera, pantaloni così imbottiti che potrebbero fungere da materasso d’emergenza…
E poi c’è il dramma delle calze di lana! Sì, lo so, quest’anno passerò il Natale in montagna e già prevedo la battaglia quotidiana tra il desiderio di sentirmi comoda e la necessità di non congelare. Quelle calze spesse che ti fanno sembrare di avere le gambe di un elefante, ma che sono l’unica cosa che si frappone tra te e l’ipotermia.
Ma facciamoci una domanda: siamo davvero condannate a questo destino di prurito continuo fino a gennaio?
La risposta è no! Anche se le temperature ci obbligano a strategie di sopravvivenza, possiamo comunque coccolare le nostre gambe. Sotto quei pantaloni pesanti, nessuno ci vieta di indossare dei collant termici eleganti – esistono, giuro! – o delle calze al ginocchio che ci facciano sentire un po’ più noi stesse.
E poi arriva il momento magico: la trasformazione di Capodanno. Come Cenerentola allo scoccare della mezzanotte, le nostre gambe riemergono dal letargo per la serata più importante dell’anno. Ed è proprio in quel momento che ci rendiamo conto di quanto ci siano mancate!
Quest’anno ho deciso: sotto il maglione natalizio della nonna metterò comunque i miei collant preferiti. Forse nessuno li vedrà, ma io saprò di averli. È un po’ come indossare la biancheria bella anche quando non esci di casa – ti fa sentire meglio, punto.
E voi? Come sopravvivete al Natale delle gambe nascoste? Avete dei trucchetti per non dimenticarle completamente fino al 31 dicembre?
