Le gambe delle donne
Gambe

Daniela Bianchi

Oggi iniziamo un viaggio tra le Bond Girl più belle di sempre con una vera perla italiana: Daniela Bianchi, la donna che nel 1963 ha fatto battere il cuore a Sean Connery (e a milioni di spettatori) in “Dalla Russia con amore”.

Nata a Roma nel 1942, Daniela era già una stella prima di incontrare James Bond. Miss Universo Italia nel 1960 e finalista a Miss Universo, aveva tutto quello che serviva per diventare un’icona: bellezza mediterranea, eleganza naturale e un paio di gambe che erano già leggenda negli ambienti della moda romana.

La Bond Girl che ha inventato lo stile italiano

Quando i produttori di Bond la scelsero per interpretare Tatiana Romanova, sapevano di aver trovato qualcosa di speciale. Daniela non era solo bella – era italiana, e questo faceva tutta la differenza del mondo. Aveva quella sensualità naturale che le attrici anglosassoni potevano solo invidiare.

Ma la vera genialata fu il suo look nel film. Mentre le altre dive dell’epoca puntavano tutto sui colori sgargianti, Daniela rivoluzionò tutto con un elemento che oggi potrebbe sembrare banale ma all’epoca era rivoluzionario: le calze a rete.

Il segreto delle calze a rete

Guardate le foto che abbiamo raccolto – sono un vero e proprio ripasso di bellezza anni ’60! Nelle prime due immagini Daniela sfoggia delle gambe nude che farebbero invidia a una ventenne di oggi (e lei aveva già più di 20 anni!), ma è nelle foto in bianco e nero che esplode tutta la sua classe.

Le calze a rete nere erano il suo marchio di fabbrica. In un’epoca in cui le calze si limitavano ai classici collant velati, Daniela osò la rete e creò un fenomeno di costume. Ogni donna voleva imitarla, ogni uomo sognava di incontrare una donna così elegante.

Il trucco era nella scelta del modello: non calze volgari o troppo appariscenti, ma calze a rete fine e elegante che valorizzavano la forma delle gambe senza mai essere eccessive. Una lezione di stile che molte dive contemporanee dovrebbero studiare!

L’eredità di una pioniera

Daniela Bianchi ha fatto molto di più che interpretare una Bond Girl – ha inventato un nuovo modo di essere sexy. Prima di lei, l’eleganza femminile al cinema puntava sulla raffinatezza inglese o sull’esplosività americana. Lei ha portato sullo schermo la sensualità italiana: calda ma mai volgare, passionale ma sempre raffinata.

E poi c’era la sua capacità di indossare le calze come se fossero un accessorio naturale. Oggi molte attrici sembrano a disagio quando devono indossare calze o collant, lei invece li faceva sembrare parte integrante della sua personalità.

Il look che ha fatto epoca

Quelle foto in bianco e nero con le calze a rete sono diventate iconiche quanto il bikini di Ursula Andress. La differenza? Ursula puntava sulla provocazione, Daniela sulla classe pura.

Anche quando posava per servizi fotografici “casual” come quelli con il vestito blu tra gli alberi, Daniela manteneva sempre quell’aura di sofisticatezza che la distingueva dalle altre. Guardate come sa posare: ogni gesto è studiato per valorizzare le gambe, ogni angolazione è perfetta.

Una lezione per le Bond Girl moderne

Confrontando Daniela con le Bond Girl contemporanee, viene da chiedersi: ma dove è finita quella classe? Oggi le dive puntano tutto sui tacchi vertiginosi e sui vestiti aderenti, ma hanno perso l’arte di valorizzare le gambe con accessori semplici come un paio di calze eleganti.

Daniela ci ha insegnato che la vera sensualità sta nei dettagli: una calza indossata con stile vale più di mille effetti speciali. Era una donna che sapeva di essere bella e lo mostrava con una sicurezza che faceva impazzire gli uomini dell’epoca.

Come prima Bond Girl della nostra rubrica, Daniela Bianchi ha messo l’asticella molto in alto. Bellezza italiana, classe internazionale e soprattutto la consapevolezza di quanto le calze possano trasformare un look da carino a indimenticabile.

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