Le gambe delle donne
Calze e collant

La storia dei collant

Per quanto incredibile possa sembrare i collant, per come li conosciamo adesso, hanno appena una cinquantina d’anni. Il primo paio uscì dalle linee di produzione della Glen Raven Mills nel 1959 ma per rendere giustizia a questo grandioso capo d’abbigliamento e capirne le origini bisogna tornare indietro fino al 1938 quando si verificò un evento cruciale in mancanza del quale i collant non potrebbero esistere. Questo eccezionale evento si verificò esattamente il 27 ottobre 1938, nel corso dell’ottavo Forum Annuale organizzato a New York dall’Herald Tribune: in una conferenza stampa il presidente della du Pont de Nemours Inc. annunciò l’invenzione di una nuova fibra, la prima fibra sintetica al mondo, chiamata Nylon. Non è chiaro se per miopia o lungimiranza ma la du Pont decise di non registrare il nome “nylon”, sembra che sia stata una scelta strategica e infatti il termine si diffuse rapidamente nel vocabolario quotidiano della gente. La conseguente diffusione delle calze di nylon si abbatté sulla femminile come una tempesta. In seguito all’annuncio dell’invenzione la produzione già nel 1940 procedeva a pieno regime, spinta dall’enorme richiesta di pubblico (le donne facevano letteralmente la fila davanti ai negozi di calze, altro che i-phone) e già nei primi giorni vennero venduti 4 milioni di paia di calze di nylon.

collantLa Seconda Guerra Mondiale diede un colpo mortale anche all’industria delle calze. La produzione di nylon venne interrotta e le fabbriche venivano riconvertite alla produzione bellica. Durante gli anni della guerra la richiesta di nylon divenne altissima. Le donne ricorrevano a dei trucchetti per dare l’impressione di indossare le calze di nylon (per esempio disegnavano una linea direttamente sulla parte posteriore delle gambe con la matita degli per simulare la cucitura delle calze). Con la fine delle guerra ricominciarono le file all’ingresso dei negozi di biancheria intima e la produzione si stabilizzò soltanto nel 1948. Le donne, già impazzite per il nylon, dovevano attendere ancora 11 anni per una nuova invenzione rivoluzionaria.

La nuova, rivoluzionaria invenzione era il collant. La persona cui viene attribuita la paternità di questa meravigliosa invenzione è Allen Gant sr. che nel 1958 lavorava alla Glen Raven Mills del North Carolina ma investigando appena un po’ si scopre che c’è qualcosa di più in questa storia. Apparentemente tutto quello che il sig. Gant ha fatto è stato seguire le indicazioni della moglie e quindi, dal punto di vista tecnico, è stata la signora Ethel Boon Gant che ha avuto l’idea delle “panty-legs” che si sono evolute nei moderni collant. Tornando a quei giorni infatti, nonostante la popolarità del nylon, è innegabile che calze e reggicalze erano una combinazione piuttosto scomoda. Già nel 1953 il nylon aveva raggiunto un tale livello di popolarità che una signora non sarebbe mai uscita di casa senza calze il che significava mettersi anche il reggicalze, non c’era nessun altro modo per tener su le calze. Quello che Ellen Gant ha fatto è stato unire un paio di calze a un paio di mutande e fare quindi a meno del reggicalze. A questo punto ha portato il suo rozza collage al marito chiedendogli di produrre qualcosa di più avanzato stilisticamente e tecnicamente e questo è proprio quello che il signor Gant, con l’aiuto dei suoi collaboratori, ha fatto. E’ così che sono nati i collant. La produzione era già a pieno regime alla fine del 1959 e le panty-legs arrivarono nei negozi. Nonostante gli ovvi vantaggi del nuovo design questo nuovo tipo di calze non ebbe grande successo fino alla metà degli anni ’60 quando le minigonne sconvolsero nuovamente la moda femminile. Dato che le calze non erano abbastanza lunghe per le minigonne i collant erano l’unica ragionevole alternativa. Il resto, come si dice, è storia.

minigonneIn Italia i primi collant venivano prodotti dalla ditta Rhodiatoce che li commercializzava con il marchio “nailon Rhodiatoce – Scala d’Oro”. Castel Goffredo, in provincia di Mantova, è conosciuta in tutto il mondo come “città della calza” in quanto è ancora il più importante distretto al mondo per la produzione dei collant. Un’altra colonna portante del successo del nylon negli anni ’60 è stata l’invenzione dello Spandex. I tessuti di nylon dei primordi (e quindi anche le panty-legs) non avevano nessuna elasticità e quindi bisognava essere estremamente attenti nella scelta della taglia. Ovviamente la mancanza di elasticità causava anche problemi di comfort. Lo Spandex venne in soccorso del nylon permettendo al nylon di diventare elastico e i tessuti fatti in fibra di nylon cominciarono ad essere perfettamente aderenti alle gambe delle donne. Nel frattempo venivano fatti altri miglioramenti. Julie Newmar, un’attrice conosciuta per aver interpretato Cat Woman nei telefilm di Batman degli anni ’60, inventò i collant “derriere-shaping”. Il miglioramento della Newmar consisteva in una banda elastica che collegava il cavallo dei collant con la vita per definire meglio ed accentuare il sedere. Basta pensarci un attimo ed è evidente che molte delle più moderne varianti dei collant (push-up, modellanti, compressione graduale, T-band…) possono essere considerate degli spin-off dell’idea di questa inventiva Cat Woman.

Negli anni ’80 e ’90 i collant entrarono a far parte del guardaroba di tutte le ragazze e di tutte le donne. Apparentemente la diffusione dei collant ha raggiunto il suo picco alla fine degli anni ’90 quando le vendite hanno cominciato gradualmente a calare. Nonostante il fatto che siano ancora oggi considerati indispensabili per un abbigliamento elegante e siano quasi obbligatori in moltissimi uffici, i collant non sono più da tempo in cima alla lista dei desideri delle donne in termini di moda. Anche i miglioramenti tecnici e la creazione di innumerevoli stili di collant sembrano incapaci di arginare il declino di questo meraviglioso capo di abbigliamento. Quali sono i punti di forza dei collant che spingono ancora l’industria a produrre e a innovare? Prima di tutto ci sono parti del mondo in cui i collant sono ancora estremamente popolari e inoltre il calo di popolarità dei collant non sembra essere qualcosa di definitivo. Ci sono figure di grande popolarità e in grado di creare la moda che sembrano avere una grande passione per i collant (tra gli esempi possiamo citare Michelle Obama, le sorelle Middleton, lady Gaga e Paris Hilton) e nel solo anno 2008 sono stati venduti non meno di 1,4 miliardi di collant in tutto il mondo. I negozi di abbigliamento, i grandi magazzini e i supermercati hanno una sezione dedicata a calze e collant più grande che mai e non mancano i negozi specializzati che spuntano come funghi nei centri commerciali e nelle vie centrali di moltissime città. La moda segue dei cicli e anche se in generale la tendenza per la moda femminile sembra spingere verso una minore formalità (e questo potrebbe riflettersi negativamente sulla diffusione di questo miracoloso capo d’abbigliamento), i collant potrebbero tornare da un momento all’altro, magari non necessariamente legati ad un abbigliamento formale.

Per conoscere tutti i termini tecnici leggi il nostro glossario.

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1 commento

saro 7 Ottobre 2012 at 7:31

E’ la storia della nostra passione. Grazie Admin!!!

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